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Silvia Piconi

L’iniziale percorso di studi e d’interessi di Silvia Piconi, la portano a laurearsi in psicologia clinica e a specializzarsi in psicoterapia. Successivamente ha sentito il bisogno di allargare il suo orizzonte professionale alla PNL&Ipnosi. Strumenti che dall’uso clinico, ha trasferito in ambito artistico attraverso un percorso di sperimentazione interiore iniziato con importanti prove in pittura (convenzionali nelle forme, non lo sono per il processo di elaborazione).

Tale percorso l’ha portata nel tempo a lavorare in diverse performance realizzate in stato di autoipnosi. Il suo lavoro e la sua ricerca artistica si realizzano grazie ad un livello di attenzione fluttuante indotto da tecniche ipnotiche, attraverso le quali raggiunge uno stato di profondo rilassamento all’interno di una visione di Realtà Quantica, “Energia”.
Il suo lavoro artistico parte dagli studi che dimostrano come alleggerendo le tensioni mentali, ci si possa avvicinare al proprio caos psico-emotivo interno in maniera più istintuale ed inconsapevole. Ciò permette alla mente cosciente di avere un dialogo diretto e profondo con il nostro mentale in ombra, l’inconscio, che viene estrapolato e proiettato all’esterno in maniera più chiara grazie all’atto manuale-corporeo del dipingere o del fare performance. L’artista ha sentito il bisogno, attraverso l’arte, di avvicinarsi ad un nuovo linguaggio per parlare e rievocare il momento storico e politico che la società contemporanea sta vivendo o ha vissuto e il contesto con cui sceglie di interagire.
Questa sua personale modalità di lavoro le permette di dare ad un ”pensiero concreto”, la forma di un “pensiero astratto”.
Nel suo lavoro la mente inizia ad avere una sua personalità e a mostrare un suo specifico carattere.
L’arte contemporanea e concettuale a cui l’artista dà vita, parla attraverso immagini, video, segni, simboli, colori e istallazioni. Questo grazie alla capacità di dare ascolto e spazio al sentire, che poi si trasformano in visualizzazioni, fondamentali per poter vedere oltre la realtà stessa ed evolvere.
Un nuovo modo di parlare ed esprimersi, in linea con i complessi tempi moderni e le realtà emergenti, in cui l’arte usa i sottili reami invisibili, “l’Inconscio e l’Energia”, come realtà quantica. Due dimensioni che, pur non vedendole né percependole, condizionano consapevolmente e in maniera importante le nostre esistenze.
L’artista dà vita ad una ricerca fatta di studio, sperimentazioni e performance, che in un attento e armonioso mix tra arte, psicologia, ipnosi, realtà quantica e movenze corporee, cerca di dare forma e visibilità all’immateriale rendendolo materiale.
Silvia ha iniziato questo suo percorso già nel 2017 dialogando con il suo corpo con alcune delle sculture ospitate nell’affascinante “Parco della Serpara” a Civitella d’Agliano, voluto ed abitato dallo scultore svizzero Paul Wiedmer.
In seguito, nel 2018, è intervenuta con le sue performance, sulle sculture del Parco dedicato ad “Aurelio De Felice”, sito a Torreorsina (TR) e su alcune opere pubbliche che segnano il tessuto urbano della città di Terni.
Nel 2019, ebbe il coraggio di affrontare, rievocare e rielaborare i vissuti di una terra profondamente ferita e segnata dal terremoto, la Piana di Castelluccio di Norcia in Umbria, a 1452 metri di altitudine, in una performance realizzata in pieno inverno, dentro la neve, senza protezione, ad una temperatura sotto lo 0.
Tra le diverse performance ricordiamo la residenza d’artista e il lavoro proposto sulle interazioni sociali realizzatosi nel 2019 all’interno del museo di arte contemporanea il “MACRO” di Roma.

Silvia Piconi’s initial studies and interests led her to graduate in clinical psychology and to specialise in psychotherapy. She is a psychotherapy practitioner and works as a Clinical Psychologist at the Child and Adolescent Neuropsychiatry Department, Terni USL (Local Health Authority) Umbria2.
In 2013 she felt the need to broaden her professional horizon by including NLP & Hypnosis.

She transferred these tools from clinical use to the artistic field through a path of inner experimentation that began with significant works of painting (conventional in the forms, less so in terms of processing). This pathway led her over time to produce several performances in a state of self-hypnosis. Her work and her artistic research are carried out thanks to a fluctuating level of attention induced by hypnotic techniques, through which she reaches a state of deep relaxation within a vision of Quantum Reality, “Energy”.
Her artistic work stems from studies that prove how by lightening mental tensions, one is able to approach one’s own internal mental-emotional chaos, in a more instinctive and unconscious manner. This allows the conscious mind to have a direct and profound dialogue with our obscured mind, the subconscious, which is extrapolated and projected outside more clearly thanks to the manual-corporeal act of painting or performing. The artist felt the need, through art, to approach a new language to talk about and evoke the historical and political period that contemporary society is experiencing or has experienced and the context with which it chooses to interact.
This personal operating method allows her to shape a “concrete thought” into an “abstract thought”.
In her work, the mind starts having a personality of its own and showing its specific character.
The contemporary and conceptual art created by the artist speaks through images, videos, signs, symbols, colours and installations. This is thanks to the ability to listen to and leave room for feelings, which then turn into visualisations, essential to be able to see beyond reality itself and thus evolve.
A new way of speaking and expressing oneself, aligned with these complex modern times and emerging realities, where art uses subtle, invisible realms, “The Subconscious and Energy”, as a quantic reality. These two dimensions, despite being unseen and unperceived, consciously and significantly affect our existence.
The artist’s research is brought into being through study, experimentation and performance, which in a careful and harmonious mix of art, psychology, hypnosis, quantum reality and bodily motions, seeks to give shape and visibility to the immaterial, making it material.
Silvia embarked on this journey back in 2017 by engaging in a conversation through her own body with some of the sculptures set in the fascinating “Parco della Serpara” in Civitella d’Agliano, the brainchild and residence of Swiss sculptor Paul Wiedmer.
Later, in 2018, her performances interacted with the sculptures of the park devoted to “Aurelio De Felice”, located in Torreorsina (TR) and with some public art that dot the urban texture of the city of Terni.
In 2019, she boldly faced, evoked and processed the experiences of a land deeply wounded and marked by the earthquake, the Piana di Castelluccio di Norcia in Umbria, 1452 metres above sea level, in a performance that took place in the dead of winter, in the snow, without protection, at sub-zero temperatures.
Among the various performances we would like to mention the artist’s residence and work on social interactions that took place in 2019 within the “MACRO” museum of contemporary art, in Rome.